31 luglio 2010

Chiedo i soldi a David Lynch

Sarò antico, ma l'idea del crowdsourcing io fatico a sostenerla. Aziende chiedono di realizzare per loro uno spot, un marchio, un qualcosa che poi loro useranno per la loro campagnia promozionale.

Il vantaggio per l'azienda è enorme: si fa pubblicità tre volte, prima promulgando il bando, poi usufruendo lasciano circolare su siti appositi i prodotti realizzati e infine, scegliendo il prodotto che giudica migliore e sfruttandolo per la campagna pubblicitaria vera e propria. e tutto questo è ottenuto con un costo molto più basso di quello che ci sarebbe voluto costruendo una campagnia da zero.

Di tutti i partecipanti all'iniziativa, di tutti coloro che hanno speso tempo, denaro e idee per realizzare lo spot, il marchio, eccetera, solo alcuni riceveranno qualche centinaio di euro per il loro lavoro. E tutti gli altri?


Anche registi famosi come qualche anno fa Terry Gilliam e ora - è notizia di questi giorni - David Lynch chiedono una mano alla gente comune. Vogliono essere aiutati economicamente a realizzare un film.

Senti, David, facciamo una cosa. Visto che sei uno dei miei registi preferiti, secondo solo a Michelangelo Antonioni, i miei 50 dollari te li do, però poi tu mi dai 10 mila euro per fare un corto come si deve, senza che i soldi ce li debba mettere sempre io (che avendone pochi i corti poi non hanno il look che vorrei che avessero). Che te ne pare, David?

30 luglio 2010

Zeitgeist - L'origine del Cristianesimo

A chi non l'avesse visto presento Zeitgeist, un affascinante documentario che spiega l'orgine della religione cristiana e la figura del Cristo come un clone del dio egizio Horus e descrive la Bibbia come un testo astrologico.

La seconda parte si occupa di smontare il mito dell'11 Settembre. La terza è dedicata al vero padrone del mondo: il sistema bancario, responsabile delle guerre condotte dagli Stati Uniti e della guerra condotta contro ciascuno di noi.

Trovate un paio di ore e guardatelo!



29 luglio 2010

Pupi Avati scavalcato da Ascanio Celestini

Dalla redazione di Sky Cinema giunge questa notizia.

Mentre la Biennale annuncia che il film di chiusura della 67a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica sarà The Tempest di Julie Taymor con Helen Mirren, quello d’apertura Black Swan di Darren Aranosky (The Wresteler) e la madrina la giovane attrice siciliana Isabella Ragonese (Tutta la vita davanti), fioccano le polemiche. Dopo la dichiarazione amareggiata di Pupi Avati in merito alla sua esclusione dal concorso, decisa per far posto all’esordio cinematografico di Ascanio Celestini con La pecora nera, il Presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri esprime solidarietà ad Avati: “Non vorremmo che ci fossero delle ragioni ideologico-culturali dietro questa decisione. A vedere coloro che sono stati privilegiati, qualche sospetto potrebbe anche venire. Questo episodio, insieme a molti altri, dimostra che quelli che si lamentano delle censure sono coloro che le praticano in tante occasioni senza, in realtà, subirle mai".


Giudico strana l'esclusione di un grande maestro del cinema italiano, ma ho anche grande stima di Ascanio Celestini e credo che prima di di prendere posizione si dovrebbe avere visto i due film per capire.

Qualora La pecora nera fosse un bel film, sarebbe da lodare il coraggio dell'organizzazione nel dare spazio a un emergente che - a giudicare dai suoi sketch in TV - ha sicuramente delle cose da dire e che sa come dirle.

28 luglio 2010

Video rotondi come cioccolatini

Una casa produttrice di cioccolato, la Cadbury, ha avuto un'idea geniale. Per promuovere un proprio prodotto, rotondo, ha fatto fare dei video divertenti con un formato rotondo. YouTube si è prestata a modificare la propria finestra in modo da favorire anche graficamente la soluzione creativa.
Il contenuto delle immagini si sposa spesso perfettamente con il formato del video e, ovviamente, con il concept generale del prodotto.


Appoggio la soluzione e spero in futuro di vedere "sdoganati" formati video meno tradizionali.

27 luglio 2010

Soap Box Rally

Piccolo video in HD che ho realizzato durante la gara di piccole automobili di legno lungo il Viale delle Mura di Città Alta a Bergamo.

26 luglio 2010

Il primo film interattivo della storia

Il 14 Novembre 2009 ho assistito, in una sala cinematografica pressoché piena, alla prima proiezione italiana di un film interattivo.

Sembra una cosa all'avanguardia, ora che l'interattività ha trovato le sue rudimentali applicazioni non solo in ambito informatico ma anche televisivo. E invece Kinoautomat è stato proiettato per la prima volta nell'Aprile del 1967.

Il film fu concepito da Radúz Činčera per il padiglione Cecoslovacco dell'esposione mondiale di Montreal. A quei tempi erano necessario l'utilizzo contemporaneo di cinque proiettori, ora la tecnologia consente la risposta diretta dello spettatore attraverso il telecomando e l'utilizzo di un solo proiettore.


Il protagonista è un uomo di mezza età chiamato Novak, ma la voce over avverte già da subito: "Questa non è la storia del signor Novak". Non è la sua storia perché è quella dello spettatore. Egli si trova nei panni di Novak e compie le scelte al posto suo.

Kinoautomat instaura un dialogo con gli spettatori attraverso la figura dell'attore ospite della proiezione, risponde alle domande che egli pone, ma rimane muto se gli si chiede come finirà la storia.

Il film comincia, ma dopo pochi minuti, si interrompe lasciando aperte due possibili sviluppi per la storia. A questo punto, di fronte allo schermo del cinema, appare un attore in carne e ossa che invita il pubblico a compiere la scelta. Perché il film possa continuare, sono gli spettatori a dovere determinare come.

Ognuno di noi spettatori ha avuto a disposizione un telecomando con cui decidere quale delle due opzioni avremmo voluto vedere. Quella più votata sarebbe stata mostrata.

128 sono le diverse combinazioni che il film avrebbe potuto presentare. Di queste solo una è stata quella alla quale noi effettivamente abbiamo assistito in quella circostanza.

Eppure, nonstante tutta questa apparente ricchezza, rimane l'impressione che la libertà dello spettatore sia fittizia.

Innanzitutto, le scelte sono del tutto manipolabili a seconda di come sono presentate di volta in volta le due diverse possibilità. Durante la proiezione, è stato molto facile prevedere quale delle due alternative avrebbe ricevuto la maggior parte delle preferenze da parte del pubblico, in base alla descrizione di ciò che sarebbe accaduto per ciascuna delle due piste che avrebbe potuto predere la narrazione.

In secondo luogo, è inevitabile che la scelta dello spettatore avvenga esclusivamente sul piano della presentazione del materiale, poiché il contenuto del film preesiste la visione e la sensazione rimane che qualsiasi opzione si fosse scelta, le vicende si sarebbero concluse sempre nello stesso modo. Per esmpio, la corsa sfrenata del signor Novak nel traffico cittadino è ugualmente arrestata in modo brusco e vanificata pochi istanti dopo che il pubblico ha decretato (anche qui in maniera facilmente prevedibile, in base a quelle che Umberto Eco le "sceneggiature comuni") che egli ignori l'alt dei vigili. L'episodio crea un senso di delusione non solo delle "speranze" dello spettatore, ma anche di frustrazione della propria decisione.

Il finale dell'intera storia poi è necessariamente sempre lo stesso: la rivelazione del colpevole dell'incendio è lo svelamento della trama "gialla" del film e non è soggetta a nessuna scelta da parte del pubblico.


La realtà è che un film interattivo come Kinoautomat non stravolge l'essenza del cinema, poiché in qualche misura, tutti i film possono dirsi interattivi, dal momento che il loro senso è costruito dallo spettatore. Anche senza le interruzioni in cui egli deve decidere come far proseguire la storia (in modo più o meno autentico), lo spettatore produce inferenze e formula ipotesi sul proseguimento della narrazione.

Ad ogni modo, la visione di un film come Kinoautomat garantisce una partecipazione "operativa" che si somma e si lega a quella emotiva di qualsiasi film tradizionale. Un altro elemento apprezzabile del film è che questo svela il suo "complotto", la sua trama (plot, appunto).

25 luglio 2010

23 luglio 2010

Ultime notizie

Dalla redazione di Sky Cinema.

UN VELO SU GIBSON

Dopo le intercettazioni in cui il cineasta insulta come "una fottuta troia in calore”, degna di "esser stuprata da un branco di negri" l’ex compagna Oksana Grigorieva, Gibson pare che mediti la fuga. Secondo i media Usa e britannici l'attore e regista starebbe per abbandonare gli Stati Uniti, dove troverà difficoltà a vedere finanaziati i progetti futuri per le continue sregolatezze, e tornare in Australia e riunirsi con l'ex moglie Robyn che lo difende. Il Daily Mail ha appreso che Gibson ha venduto la sua villa in Connecticut e si appresterebbe a far lo stesso con quella di Malibu in California. "Robyn lo ha persuaso che deve lasciare Hollywood e ritrovare la pace nel suo ranch. Lei starà al suo fianco con alcuni dei figli", ha detto un amico di famiglia.
Noi vorremmo stendere un velo pietoso.


IL CHAPLIN RITROVATO

Uno dei primi film muti di Charlie Chaplin è stato ritrovato ed è stato proiettato in un festival del cinema di Arlington in Virginia. La pellicola risale al 1914 e si intitola A Thief Catcher: Chaplin ci compare in un breve ruolo anni prima di diventare una star del cinema muto. Il film in 16 millimetri è stato trovato per caso dallo storico del cinema Paul Gierucki in un cassetto. I fotogrammi segnano la terza apparizione di Chaplin sullo schermo nonostante che l'attore avesse già dietro di sé una vasta esperienza di lavori in teatro.


GERMANO TUONA ANCORA

"In Italia c'é un paradosso: tutte le persone, le tante associazioni e realtà di base che si impegnano molto per migliorare il Paese e il suo futuro trovano come primo ostacolo lo Stato e le istituzioni": non cambia idea Elio Germano, attore Palma d'oro a Cannes, che suscitò polemiche dedicando il premio all'Italia "migliore della sua classe dirigente". A Udine, dove sta preparando la prima nazionale di Thom Pain di Will Eno, in scena il 20 luglio al Mittelfest di Cividale, Germano è tornato sull'argomento. "Allora il ministro Sandro Bondi aveva detto di volermi incontrare, ma purtroppo ciò non è mai avvenuto. Gli avevo proposto - ha aggiunto - un incontro pubblico al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, che era in agitazione, ma poi non ho ricevuto risposta".

22 luglio 2010

Chatroulette #2

Avevo parlato di Chatroulette in un post di qualche tempo fa. Mi sono imbattuto ora nelle riflessioni video di BonsaiTV che condivido.

21 luglio 2010

A Rocco piace il "Libanese"

Dalla redazione di Sky Cinema la notizia che Rocco Siffredi, dopo aver visto Francesco Montanari (il "Libanese" della serie 'Romanzo criminale’) nel videoclip 'Goccia dopo goccia' del gruppo Le Mani, pensa di ingaggiare l’attore romano in una sua produzione hard: “Ho apprezzato Montanari nella serie 'Romanzo Criminale', ma non avrei mai immaginato che potesse essere così convincente anche come divo hard. Guardo pochissima tv - aggiunge Siffredi - ma la serie 'Romanzo Criminale' devo dire mi e' piaciuta moltissimo, in particolare il carisma del personaggio che interpreta Francesco. Ce ne fossero di attori così nel mio settore. Mi piacerebbe coinvolgerlo in un mio film. Potrei proporgli - dice ancora tra il serio e il faceto Siffredi - una rivisitazione della banda della Magliana in versione hot". Il "Libanese" Montanari ha risposto così: "Ringrazio Rocco Siffredi per l'attestato di stima nei miei confronti, ma adesso sono impegnato su vari set tra fiction e cinema. Riguardo alla possibilita' di fare un film con lui... mai dire mai".

20 luglio 2010

Carlo Giuliani, ragazzo

Ogni giorno ha il suo martire laico. Ieri Borsellino, oggi Carlo Giuliani. Voglio ricordare il ragazzo ucciso durante il G8 con un video che testimonia della ferocia della repressione delle forze di polizia in quei giorni di 9 anni fa.

Ho ascoltato i racconti delle persone che sono state coinvolte negli scontri. Ancora hanno incubi la notte.


Ultime notizie

Ecco le ultime notizie dalla redazione di Sky Cinema.

DENZEL TORNA CATTIVO

Era dai tempi di Pellicole come ‘American Gangster’ e ‘Training days’ che non si vedeva Denzel Washington nei panni del cattivo e maledetto. Pare che l’attore statunitense sia pronto per interpretare un pericoloso criminale. Il film racconta di un giovane agente della CIA che deve trasportare in un luogo sicuro il galeotto (Washington) dopo aver subito un attacco nel rifugio segreto in cui i due erano nascosti. La pellicola verrà diretta da Daniel Espinosa.


SORRENTINO ALLA CONQUISTA DELL'AMERICA

Paolo Sorrentino approda negli Stati Uniti per girare il suo nuovo film This must be the place con Sean Penn e Frances McDormand. Penn sara' un ex rocker ossessionato dalla ricerca del criminale nazista che ha tormentato suo padre. La pellicola arriverà nelle sale nel 2011 e a breve cominceranno le riprese. A Medusa Film, Lucky Red e Indigo Film si affianca per la prima volta anche una banca, Intesa SanPaolo che punterà 2,5 milioni di euro, il 10% del valore del progetto.


007... NOLAN

Christopher Nolan, il visionario regista di Memento, dell’ultimo Batman e ora di Inception con Leonardo Dicaprio, ha svelato il suo sogno nel cassetto: dirigere un episodio dell’agente 007 James Bond, la saga spionistica più famosa.

17 luglio 2010

Pelham 123

Pelham 123, action movie con John Travolta e Denzel Washington.




Pelham uno due tre è l'avvincente racconto del sequestro di un vagone della metropolitana newyorkese e dei suoi diciotto passeggeri.

Un ex galeotto ha studiato il suo piano di vendetta contro la città per intascare una grossa somma di denaro.

Il sequestratore è John Travolta, che nonostante la sua faccia da bonaccione, sul grande schermo interpreta spesso il ruolo di cattivo.

TRAVOLTA
Interpretare un cattivo è sempre eccitante, perché i buoni hanno una condotta morale prestabilita anche se in gradazioni variabili. Mentre da cattivo puoi crearti il tuo modello di morale, puoi essere aggressivo quanto vuoi, oppure calmo, subdolo, affascinante, puoi essere quello che vuoi.

Durante la trattativa con le forze dell'ordine, Ryder elegge a suo interlocutore privilegiato uno sveglio impiegato dell'azienda di trasporti, Denzel Washington, già apparso in altri film diretti da Tony Scott come Man on Fire e Deja-vu.

Si crea uno legame simbiotico tra il pregiudicato, sprezzante della morte, e l'impiegato modello.

Ma quello che sembra un integerrimo lavoratore ha una macchia sulla coscienza.

Nel brillante cast figura anche John Turturro.

Il film è un remake di una pellicola del 1974 con Walter Matthau.


Scott ne ha adattato il racconto ai tempi attuali e ha introdotte alcune modifiche.

SCOTT
Non l'ho mai pensato come un remake ma come una reinvenzione. Abbiamo ridisegnato i personaggi e la storia per adattarla a una persona vera. Ho preso il mondo hi.tech, calmo e ordinato della sala di controllo in contrapposizione a con l'oscurità e l'avidità della metropolitana

SCOTT
Pochi film sono stati realizzati nella metropolitana di New York.

TRAVOLTA
La metropolitana è parte della vita di tutti a New York. Uso spesso la metropolitana: è economica, veloce e spesso molto affollata.

WASHINGTON
Sono cresciuto a New York e da ragazzo prendevo la metropolitana quasi tutti i giorni.

SCOTT
L'azienda di trasporti ci ha fornito veri treni sui quali girare fino a 90 kilometri all'ora.

TRAVOLTA
Abbiamo passato la metà del tempo nei tunnel della metro e questo ha creato l'atmosfera adatta a creare i personaggi.

WASHINGTON
Non ti rendi conto di quanto siano grandi i treni perché sulle bachine sei più alto di un metro e mezzo e sei all'altezza delle porte, ma quando sei sui binari sembrano dei mostri e quando passano a 70-80 kilometri all'ora l'aria può spostarti.

SCOTT
E' incredibile cosa si può ottenere quando si mettono gli attori in quelle situazioni, con veri treni che passano vicino a loro.

Interessante e innovativo lo stile di montaggio, mentre le scene di roccaboleschi incidenti, immancabili in un action movie che si rispetti, sono trattate con insolita ironia.

WASHINGTON
ci vogliono Comunque personaggi forti. Ci possono essere un sacco di incidenti con macchine che volano e si ribaltano, ma dopo un po' si cerca il cuore dell'essere umano.

16 luglio 2010

Mamma Roma addio

Cambieranno mai le cose in questo Paese?




"Me ne andavo da quella Roma puttanona, borghese, fascistoide, da quella Roma del “volemose bene e annamo avanti”, da quella Roma delle pizzerie, delle latterie, dei “Sali e Tabacchi”, degli “Erbaggi e Frutta”, quella Roma dei castagnacci, dei maritozzi con la panna, senza panna, dei mostaccioli e caramelle, dei supplì, dei lupini, delle mosciarelle…
Me ne andavo da quella Roma dei pizzicaroli, dei portieri, dei casini, delle approssimazioni, degli imbrogli, degli appuntamenti ai quali non si arriva mai puntuali, dei pagamenti che non vengono effettuati, quella Roma degli uffici postali e dell'anagrafe, quella Roma dei funzionari dei ministeri, degli impiegati, dei bancari, quella Roma dove le domande erano sempre già chiuse, dove ci voleva una raccomandazione…
Me ne andavo da quella Roma dei pisciatoi, dei vespasiani, delle fontanelle, degli ex-voto, della Circolare Destra, della Circolare Sinistra, del Vaticano, delle mille chiese, delle cattedrali fuori le mura, dentro le mura, quella Roma delle suore, dei frati, dei preti, dei gatti…
Me ne andavo da quella Roma degli attici con la vista, la Roma di piazza Bologna, dei Parioli, di via Veneto, di via Gregoriana, quella dannunziana, quella barocca, quella eterna, quella imperiale, quella vecchia, quella stravecchia, quella turistica, quella di giorno, quella di notte, quella dell'orchestrina a piazza Esedra, la Roma fascista di Piacentini…
Me ne andavo da quella Roma che ci invidiano tutti, la Romacaput mundi, del Colosseo, dei Fori Imperiali, di Piazza Venezia, dell'Altare della Patria, dell’Università di Roma, quella Roma sempre con il sole estate e inverno quella Roma che è meglio di Milano…
Me ne andavo da quella Roma dove la gente pisciava per le strade, quella Roma fetente, impiegatizia, dei mezzi litri, della coda alla vaccinara, quella Roma dei ricchi bottegai: quella Roma dei Gucci, dei Ianetti, dei Ventrella, dei Bulgari, dei Schostal, delle Sorelle Adamoli, di Carmignani, di Avenia, quella Roma dove non c’è lavoro, dove non c'è una lira, quella Roma del “core de Roma”…
Me ne andavo da quella Roma del Monte di Pietà, della Banca Commerciale Italiana, di Campo de' Fiori, di piazza Navona, di piazza Farnese, quella Roma dei “che c'hai una sigaretta?”, “imprestami cento lire”, quella Roma del Coni, del Concorso Ippico, quella Roma del Foro che portava e porta ancora il nome di Mussolini, Me ne andavo da quella Roma dimmerda!
Mamma Roma: Addio!"

14 luglio 2010

Auguri, Presidente



Testo del video:
Auguriamo al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi le stesse cose che lui fa vivere a noi ogni giorno.
Le auguriamo di avere 20 anni e non avere futuro, avere 45 anni essere sfrattato e non trovare lavoro. Di avere 58 anni e non avere pensione pur avendo lavorato per decenni. Le auguriamo di essere terremotato e preso per il culo, di avere disabilità e non avere aiuti da nessuno. Di avere disabilità e non avere aiuti da nessuno. Di essere licenziato ed avere famiglia e mutuo da pagare e non avere un cazzo!
Le auguriamo di essere indigente e malato senza i soldi per curarsi ed aspettare mesi per un ricovero. Di abitare sotto una centrale nucleare e prendere al più presto un tumore. Di voler bere dell'acqua e doverla strapagare quando in tasca non hai un quattrino. Di non avere nulla da nascondere e farsi intercettare da tutti. Di aspettare la morte come liberazione dalle sofferenze da lei create. Di patire la fame nell'indifferenza dei ricchi. Di voler essere ascoltato per dire la tua e nessuno ti ascolta. Di essere costretto a guardare le tv italiane a forza per 24 ore al giorno tutti i giorni sino a rincoglionirti. Le auguriamo di soffrire di disfunzione erettile, guardare una figa e non avere i soldi per il Viagra. Di trovarsi in mezzo ad una strada e chiedersi quando ho pagato le tasse con il mio lavoro e ora non ho più nulla. Di essere genitore ed avere entrambi i figli sodomizzati dai preti nell'oratorio. Di essere genitore senza né asilo, né scuole adeguate per i tuoi figli. Di crepare di fame in un paese del 3° mondo o in Italia e vedere un pezzo di merda come te coi soldi derubati ai poveri e l'arroganza dei ricchi stampata in faccia ed essere deriso e continuare ad essere preso per i fondelli. Di essere carcerato insieme ad altri 7 solo perché non hai il legittimo impedimento e trovarti di fronte un energumeno che ti vuole fare il culo e cercare la maniera di morire in mezzo ad altri carcerati che tu hai mandato in galera costringendoli a delinquere perché li hai tenuti nell'indigenza da quando sono nati. Di non avere un euro in tasca perché disoccupato e vecchio e andare a prendere gli avanzi nei secchi della mondezza per sfamarti. Ti auguriamo di non sapere come aiutare i propri figli disoccupati e senza futuro né vecchiaia dignitosi e desiderare di uccidere i governanti pur essendo pacifista.
Auguri di cuore, Presidente, che questi sogni si avverino e che i preti pedofili la benedicano come esempio per i fedeli mentre balla la samba con 6 zoccole brasiliane.

Grazie On. Carlucci!

Questo è il comunicato inviatomi dal Margherita Short MOvies Fest, che io con piacere pubblico nel mio blog.


CIAK, SI SPERA!
Organizzare un festival internazionale come il “Margherita Short Movies Fest” non è cosa facile: bisogna mettere insieme diversi elementi, di sicuro la passione, l’impegno, l’amore per il cinema e l’arte in generale che però, purtroppo, se non sostenuti da uno sforzo economico, non bastano a raggiungere il risultato.

Il festival non ha mai navigato nell’oro! Le precedenti edizioni, nonostante varie difficoltà, sono state realizzate con grandi sforzi da parte nostra e di tutti i sostenitori (pubblici e privati) arrivando anche nella seconda edizione ad autofinanziarci per non veder morire un progetto in cui fortemente crediamo.

Il festival, in pochissimi anni, è cresciuto fino ad occupare un posto di rilievo nel panorama dei festival nazionali grazie alla qualità delle opere di registi italiani e stranieri, che, dandoci fiducia, hanno deciso di parteciparvi. Opere che arrivano dai cinque continenti, pluripremiate anche in festival di rilievo nazionale (David di Donatello, Nastri d’Argento, Giffoni, Venezia, Taormina, ecc.) e mondiale, tant’è vero che sin dalla prima edizione, il festival è stato certificato da una delle più autorevoli riviste nazionali di settore, quale TUTTO DIGITALE, con il riconoscimento TOP VIDEO che viene rilasciato a manifestazioni che si riconoscono in quei criteri di professionalità, correttezza, competenza e cortesia. Criteri, questi, riconosciuti anche da Anicaflash che, grazie ad un accordo stipulato la scorsa primavera, ha permesso a molti autori di valersi di una importante opportunità: i cortometraggi del festival, infatti, sono stati programmati sull’emittente COMING SOON TELEVISION, in tutto il territorio nazionale, attraverso il satellite ed il digitale terrestre.

In funzione di questa crescita, speravamo quest’anno di aver superato gli scetticismi che hanno caratterizzato le precedenti edizioni credendo di poter fare affidamento sugli accordi presi con l’assessorato competente, ma, soprattutto, pensando che una persona come il nostro sindaco On. GABRIELLA CARLUCCI, con una spiccata sensibilità nei confronti del mondo cinematografico e della cultura in generale, potesse in qualche modo sostenere l’evento agevolando la continuità dello stesso. Nulla di più sbagliato, tutt’altro! Dopo vari tentativi, non solo non siamo riusciti ad ottenere un incontro con il sindaco On. CARLUCCI per illustrarle il progetto, ma soprattutto, cosa più grave, il sostegno che ci era stato garantito dall’assessorato al turismo e spettacolo, consistente nella fornitura del service per le quattro serate (che visti gli elevati standard qualitativi, in termini economici si traduce in una buona fetta del budget complessivo), è venuto a mancare una settimana prima del festival rendendo di fatto impossibile la realizzazione dell’evento. I numerosi rimpalli tra i responsabili per la conferma del service già garantito, tra l’altro, hanno bloccato le attività organizzative fino ad una settimana prima dell’evento.

La razionalità vorrebbe che il festival morisse qui, ma la nostra passione ed il nostro credere fortemente nella qualità e nella potenzialità di questo evento, ci rende caparbi. Ciò ci spinge a fare un estremo tentativo per salvarlo, realizzandolo comunque nel mese di agosto, facendo appello alla sensibilità di quanti, spinti dalla stessa nostra passione, vorranno in qualche modo essere vicini con il proprio sostegno, pertanto, istituiamo una vera e propria “gara di solidarietà”. Chiunque abbia voglia di aiutare il festival contribuendo economicamente (sponsor, imprenditori, ecc.) o mettendo a disposizione la propria professionalità (artisti, registi, attori, giornalisti, ecc.) può farlo contattandoci ai riferimenti sotto evidenziati. Oltre che di fondi e professionalità, il festival si alimenta anche e soprattutto del sostegno morale di chi vorrà esserci vicino partecipando alle serate (come pubblico o giuria popolare) o di chi vorrà semplicemente lasciare un pensiero, un commento, una testimonianza o una proposta direttamente sulla bacheca aperta nella home page del sito
www.margheritafest.it.

Questo, purtroppo, è il comunicato che non avremmo mai voluto diffondere, ma era doveroso farlo nel rispetto degli iscritti, di coloro che numerosi ci hanno contattato da ogni parte d’Italia desiderosi di partecipare alle serate e nei confronti di chi, dall’inizio, ha sempre seguito e sostenuto il festival.

Associazione culturale Musagogè
Web:
www.margheritafest.it
E-mail:
info@margheritafest.it
Facebook: http://www.facebook.com/people/Margherita-Short-Movies-Fest/1444763287
Cell.: 339/4429499 - 328/0193052

13 luglio 2010

Cosmonauta

La scheda di Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli che ho realizzato per Sky Cinema, corredata da un passo del libro di Erri De Luca Il giorno prima della felicità che mi sembra si sposi a meraviglia.



"Nell'età delle commozioni il cuore non basta a reggere la spinta del sangue. Il mondo intorno è poco rispetto alla grandezza che si allarga in petto. E' l'età in cui una donna deve ridursi alla piccola taglia del mondo. Un urto dentro di lei le fa credere di non farcela, troppa violenza ci vuole per ridursi."

07 luglio 2010

L'Aquila-Roma sola andata

Oggi è una giornata violenta a Roma. All'esterno la Polizia interrompe il corteo degli aquilani che protestano contro la gestione del terremoto.

All'interno una rissa tra Pidiellini e IdV sono venuti alle mani (sulla solita vergognosa proposta di legge) e il deputato Franco Barbato (IdV, già coinvolto in una rissa al Parlamento nel 2008) è stato portato in ospedale.

Il PD, come al solito, sarà stato a guardare.


Two Lovers

E questa è la scheda per Sky Cinema di Two Lovers.

06 luglio 2010

Nonno Libero batte Virzì

Dagospia si chiede come mai "LA REPLICA DI NONNO LIBERO (15%), BASTA PER BATTERE IL BEL FILM DI VIRZÌ SU CANALE 5 (16% MA MENO SPETTATORI)."

Secondo me, proprio perché Tutta la vita davanti di Paolo Virzì non è un bel film, ma un film in cui ogni esagerazione, ogni inverosimiglianza ha luogo.

Ma si sa, il cinema non può essere come la vita, il cinema deve essere coerente e credibile. E' la vita a essere incredibile.


E peccato perché la carta era un bel carico e poteva essere giocata meglio.

Ultimissime

Ecco le ultime notizie dalla redazione di Sky cinema.

IL NUOVO UOMO RAGNO E’ INGLESE

E’ deciso. Dopo il no di Tobey Maguire e di Sam Raimi per chiacchierate divergenze sui temi e sul budget, sarà l’inglese 28enne Andrew Garfield ad interpretare un giovane Spiderman nel capitolo 4 diretto da Marc Webb. Garfield è poco conosciuto e ha al suo attivo la partecipazione in Leoni per agnelli di Robert Redford, A Boy per la regia di John Crowley (Premio Bafta 2008) e Parnassus di Terry Gilliam.


BRAD PITT E SHIA LEBEOUF IN UN MISTERY THRILLER

Rumors dicono che Brad Pitt e Shia Lebeouf potrebbero per la prima volta recitare insieme nel mistery thriller Riptide: Shia sarà un broker e Brad un investigatore! Scritta da Peter Morgan, lo sceneggiatore già candidato all’Oscar per il copione di The Queen e Frost/Nixon, la vicenda di Riptide si svolge su una nave dove avviene un omicidio.


MAD MAX TRIPLICA

La Warner ha annunciato che il progetto di continuare la serie ‘Mad Max’, terminata negli anni ’80, andrà avanti e anzi raddoppierà: il regista originale della serie George Miller girerà ben due film uno dopo l’altro. Il titolo del primo sarà, Mad Max: Fury Road, l’altro dovrebbe essere Mad Max: Furiosa. Nel cast del primo dei due sono già stati confermati Tom Hardy e Charlize Theron. Non ci sarà il protagonista dei primi tre, ossia Mel Gibson.


TOP GUN SEQUEL?

Top Gun potrebbe avere un sequel. Il film di Tony Scott che ha reso Tom Cruise-Maverick un mito in realtà ebbe subito la sceneggiatura per un suo ipotetico seguito ,che poi non fu mai realizzato. Ora il produttore Jerry Bruckheimer torna a parlare del progetto, anche se ha affermato: "bisogna trovare un sistema per raccontare la storia di Maverick nel nuovo contesto dell'aviazione della marina."


ESTRADIZIONE VICINA?

La Svizzera è vicina a prendere una decisione riguardo l’estradizione di Roman Polanski negli Stati Uniti, dove il regista sarà processato perché accusato di aver avuto rapporti sessuali con una minorenne. Il Ministro della Giustizia elvetico ha infatti dichiarato che manca poco alla soluzione della controversia, dopo che in aprile la Corte d’Appello aveva rigettato la richiesta dei legali di Polanski di annullare la causa.


MORTO TERZIEFF

E' morto a 75 anni a Parigi il grande regista e attore teatrale Laurent Terzieff. Al cinema, col suo volto particolare, era stato protagonista di film importanti come Peccatori in blue jeans di Marcel Carné, Kapò di Gillo Pontecorvo, La via lattea di Luis Bunuel, Medea di Pasolini, Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini.

05 luglio 2010

Il grande dittatore

Ecco la scheda che ho preparato per Sky Cinema su uno dei capolavori di Charlie Chaplin.



Declino la responsabilità sul testo che mi è stato pesantemente riveduto.

02 luglio 2010

Chi ha paura della mignottocrazia?

E' apparso su l'Espresso un articolo-intervista a Franco Fracassi regista del documentario Le dame e il cavaliere, che non riesce a trovare distributori o esercenti disposti a farlo vedere.

Ne emerge, è la cosa che mi preme di più, quanto questo Paese sia un paese di pusillanimi che non hanno il coraggio delle proprie idee.

01 luglio 2010

Libera rete

Segnalo un'altra trasmissione a "rete unificata", come qualcuno l'ha definita, dopo il mega evento web Raiperunanotte.

Diverse webtv collaboreranno giovedì 1 luglio per trasmettere una maratona dalle ore 17 alle ore 24 in occasione del giorno di protesta contro la cosiddetta Legge bavaglio, che tra le altre cose nefaste, impone sanzioni pesantissime per i blog.

L'iniziativa si chiama Liberarete.